Filetto di maiale alla senape antica

filetto di maiale alla senape
Una tipica ricetta da abbinare ad una bella birra ambrata, o in alternativa una scura abbastanza forte.
Servito con dei funghi porcini saltati in padella riuscirà sicuramente a scaldarvi in queste monotone giornate autunnali.
Senape antica come ingrediente da riscoprire e il maiale come elemento da valorizzare sapranno farvi apprezzare questo piatto semplice ma gustoso.

 

Ingredienti per 4 persone

  • 800 gr. Filetto di Maiale intero
  • 100 gr. Prosciutto crudo Affettato
  • 80 gr.  Cipolla
  • 200 ml. di panna da cucina
  • 1 bicchiere di Cognac
  • 1 bicchiere di Brodo
  • 2 cucchiai di senape (possibilmente nella versione “Antica”)
  • 1 noce di burro
  • Farina bianca “OO”
  • Sale, pepe ed olio EVO

 

Preparazione del  filetto di maiale alla senape antica

  1. Con un coltello molto affilato cerchiamo di pulire il filetto dal grasso superficiale, cercando di tagliare trasversalmente in modo da ottenere delle fette più lunghe, otteniamo 12 fette dello spessore di circa 1 cm.
  2. Battiamo leggermente le fette con un batticarne e le passiamo da entrambi i lati nella farina bianca.
  3. In una pentola abbastanza larga da accogliere comodamente tutte le fette, mettiamo la noce di burro ed un filo d’olio extravergine d’oliva.
  4. Aggiungiamo la cipolla e il crudo tritato e le fettine di carne.
  5. Rosoliamo molto bene da entrambi i lati la carne.
  6. Saliamo e pepiamo leggermente.
  7. Sfumiamo il tutto con il cognac ed aggiungiamo il brodo caldo.
  8. Copriamo la pentola con un coperchio e lasciamo cuocere per circa 10 minuti.
  9. Aggiungiamo la panna, 2 cucchiai di senape.
  10. Facciamo restringere la salsa per circa 1 minuto a fuoco vivo.
  11. Serviamo ben caldo con un filo di olio e, se volete, una leggera spolverata di pepe nero.

 

La senape:

La salsa di senape nasce in Francia nel XIII secolo, si produce con i semi della pianta erbacea che porta lo stesso nome della salsa, con l’aggiunta di latte, vino, aceto ed alcune spezie (chiodi di garofano, peperoncini, zafferano, sale).

Particolarmente speciale quelle del comune di Dijion, capoluogo della Cote-D’Or. Viene prodotta in diverse versioni più o meno piccanti, molto interessante nella versione “Antica Digione” con i semi della pianta ancora interi.

In Francia viene chiamata “moutarde” (Mostarda) a volte erroneamente accomunata al famoso prodotto Cremonese,  una miscela di frutta candita, sciroppo zuccheroso e semi di senape.