Quando si parla di coltivazione casalinga della cannabis, si apre un vero e proprio mondo. L’hobby in questione, accessibile e gestibile anche da parte di chi non ha grandi competenze e inizia da zero – in questo caso, per non sbagliare e per velocizzare le procedure, è consigliabile scegliere, tra le numerose varietà di semi di marijuana, gli autofiorenti, rapidi e facili da gestire in virtù delle loro caratteristiche genetiche uniche, venduti da realtà referenziate come Sensoryseeds – è il punto di partenza anche per la realizzazione di veri e propri capolavori ai fornelli.
Le infiorescenze di cannabis, infatti, possono essere impiegate per la preparazione di diverse ricette. Nelle prossime righe, ne passiamo assieme in rassegna alcune, adatte a diversi gusti e, soprattutto, molto semplici da portare in tavola.
Bruschetta
La bruschetta è uno degli antipasti più versatili, semplici e gustosi in assoluto. Gli appassionati di cannabis possono rendere la pianta protagonista di questa preparazione popolare. Come prepararle? Se ti piace fare il pane in casa, soluzione fantastica per risparmiare e per portare in tavola cibi sani, puoi utilizzare la farina di canapa, che ha il vantaggio di non essere raffinata e di rappresentare un’ottima fonte di grassi omega.
Una volta pronto il pane, tostalo e guarniscilo con ciò che preferisci. Dai pomodorini con l’olio fino al guacamole, le alternative non mancano. Per dare quel tocco in più capace di fare la differenza, puoi spolverizzarle con il risultato delle infiorescenze di cannabis tritate. Utilizza un grinder, possibilmente non in plastica, in modo da preservare al massimo sia l’aroma, sia il gusto dell’erba che hai coltivato.
Tisana
Le infiorescenze di cannabis possono essere utilizzate anche per un’altra preparazione semplice e molto popolare: la tisana. Ecco, step by step, cosa devi fare:
- Procurati delle infiorescenze fresche e, sempre con l’aiuto del già menzionato grinder, triturale finemente.
- Inseriscile in un filtro a maglia fine (lo puoi acquistare online a poco più di 10 euro e realizzato in un materiale di qualità come l’acciaio inox).
- Prendi un pentolino e riempilo, senza arrivare all’orlo, con dell’acqua fredda.
- Immergi il filtro nell’acqua, metti il pentolino sul fuoco e attendi che arrivi la temperatura di bollore.
- Aggiungi dell’olio all’acqua.
Quest’ultimo step è particolarmente rilevante: permette, infatti, di dare il via allo scioglimento del CBD, il principio attivo della cannabis più celebre dopo il THC. Privo di effetti psicoattivi, il CBD o cannabidiolo è noto per la sua capacità di conferire un piacevole effetto rilassante, molto utile nel momento in cui si hanno problemi di sonno o di blanda ansia.
Burro
Eccoci a parlare di una delle chicche alimentari più apprezzate dagli appassionati di cannabis: il burro alla marijuana. Prima di entrare nel vivo dell’elenco degli ingredienti e dello svolgimento, ti consigliamo di armarti della preziosa dote della pazienza: il burro alla cannabis richiede tempo e precisione.
Ingredienti
- 30 grammi di cime di marijuana conciate
- 15 – 20 grammi di infiorescenze
- 200 grammi di burro salato
- Acqua del rubinetto
Svolgimento
Inizia con la decarbossilazione delle cime, esponendole, per circa 3/4 d’ora, a una temperatura compresa tra i 105 e i 120°C in forno. Si tratta di uno step fondamentale per rendere i cannabinoidi biodisponibili.
Procedi sciogliendo il burro a fuoco lento e aggiungi l’acqua (lato quantità, cerca di mantenerti, per ogni singola ora di cottura, sui 50 ml). Unisci questo composto all’erba precedentemente trattata e continua a sobbollire.
Vai avanti per minimo 8 ore. Se il tuo desiderio è di ottenere un burro dal profilo sensoriale particolarmente potente, lascia la miscela sul fuoco a sobbollire fino a 24 ore. Man mano che l’acqua evapora, aggiungi 50 ml di volta in volta.
Trascorso il lasso di tempo previsto, filtra il burro separando la materia vegetale.